NO alla città per pochi di Del Gobbo

🔴 NO alla città per pochi di Del Gobbo

🏘 Il Documento di Piano del centrodestra prevede nuove case su aree verdi, senza alcuna indicazione sui servizi e senza considerare i costi sempre più alti dell’abitare. Magenta rischia di diventare una città dormitorio riservata ai pochi che possono permettersela.

👩‍💻 Oggi il Comune potrebbe giocare un ruolo chiave per garantire l’accesso al “bene casa” a tante persone, soprattutto fragilità economiche e giovani lavoratori, che l’Amministrazione Del Gobbo non considera.

📌 Servono soluzioni abitative a misura di tutti per la crescita sociale, economica e culturale di Magenta.

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NO alla città senza servizi di Del Gobbo

🔴 NO alla città senza servizi di Del Gobbo

🏗 La mancanza di una visione nel Documento di Piano del centrodestra si evince anche dalle destinazioni relative alle grandi aree dismesse Ex Novaceta ed Ex Saffa.

🚉 Riguardo l’Ex Novaceta, Del Gobbo riduce da 500 a 100 i posti auto per i pendolari allontanandoli dalla stazione rispetto al precedente Documento di Piano, immaginando poi con gli oneri di urbanizzazione di poter realizzare un’ampia lista di lavori (su Palazzetto dello Sport, Teatro Lirico, Piazza Kennedy e parte di Via Roma) senza dare alcuna informazione su cosa davvero si intenda fare.

⁉️ Cosa significa, per esempio, riqualificare Piazza Kennedy? Rifare l’asfalto e basta? O rivoltarla completamente? Le risorse necessarie cambiano notevolmente. E riguardo alla stazione ferroviaria e alle opere collegate al futuro dell’Ex Novaceta, ci sorprende l’assenza di un esplicito riferimento a favore della realizzazione di una velostazione.

🏭 Nell’Area Ex Saffa, invece, non troviamo alcuna scelta che possa portare ad uno sviluppo credibile a beneficio della comunità di Pontenuovo, con il rischio di allargamenti di attività produttive maggiormente impattanti (es. Vetropack) e relative conseguenze sulla vivibilità della frazione. Una realtà che invece avrebbe bisogno di maggiori servizi di prossimità.

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NO alla città dormitorio di Del Gobbo

NO alla città dormitorio di Del Gobbo

Nei prossimi giorni il Consiglio Comunale di Magenta sarà impegnato nella votazione del Documento di Piano dell’Amministrazione Del Gobbo, atto che dovrebbe disegnare lo sviluppo futuro della città.

È evidente l’assenza di una visione innovativa per Magenta, solo un “Rinascimento dal cemento” che recupera molti elementi del PGT Del Gobbo di più di dieci anni fa, oggi inevitabilmente superati, e che prevede la trasformazione di diversi spazi verdi in aree residenziali.

Case, case e case: ma senza servizi, e con i costi sempre più alti dell’abitare, Magenta rischia di diventare una città dormitorio riservata ai pochi che possono permettersela.

Per questo abbiamo deciso di presentare alcune osservazioni affinché vengano ridotte le trasformazioni riguardanti aree verdi e soprattutto siano aumentate le quote di servizi e residenze a carattere sociale.

Infine, riteniamo errato aver deciso di convocare gli “Stati Generali” solo dopo l’approvazione definitiva di questo documento. Significa coinvolgere i cittadini quando tutto è già stato deciso, quasi una presa in giro.

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Una Magenta verde

Manutenzioni: prevedere un piano straordinario di manutenzione del verde, delle aree cani e degli arredi urbani

Piano parchi Magenta: sviluppo di un’ampia progettazione che coinvolga tutti i parchi cittadini al fine di rivitalizzare e definire ogni spazio in base a bisogni ed esigenze specifiche di cittadinanza e quartieri, così da creare aree funzionali a giovani, anziani, sportivi, attività culturali e associative. Magenta non ha bisogno di dieci parchi simili, ma di parchi per ogni età e necessità

Parchi connessi: Magenta deve diventare “una città giardino” mettendo in connessione i parchi urbani con percorsi pedonali protetti individuando i percorsi meno trafficati, una vera e propria connessione tra le aree verdi. La possibilità di avere un collegamento delle aree centrali con quelle più periferiche (in stretta connessione col tema ovviamente della mobilità dolce), in modo da avere un efficace sistema che poi si allarga anche al tema del collegamento verso il Parco del Ticino

Parco di Villa Naj Oleari: valorizzazione del parco con l’inserimento di panchine, arredo urbano, cestini e fontanelle per renderlo uno spazio vivibile dalla cittadinanza e impegno per la risoluzione delle problematiche inerenti le aree confinanti in collaborazione con i privati

Parco Pertini: riqualificazione complessiva del parco attraverso un percorso di ascolto e coinvolgimento della cittadinanza per individuare le soluzioni più adeguate alle esigenze cittadine (es. skate park; attrezzature per famiglie; spazi per anziani del quartiere)

Magenta pulita: potenziamento degli interventi di pulizia e contrasto al degrado in città e nei parchi, coinvolgendo la comunità attraverso modelli di cittadinanza attiva (es. reintroduzione Giornate del “Verde pulito”), sottoscrivendo convenzioni con singoli cittadini, associazioni, comitati civici al fine di incentivare la cittadinanza a farsi parte attiva nella tutela del verde cittadino, patrimonio comune.

Magenta green: contribuire alla sensibilizzazione/contaminazione di “buone pratiche verdi” per mantenere il nostro territorio pulito, in ordine, rispettando l’ambiente e riducendo il consumo delle risorse (es. energia, acqua, plastica, ecc.) per una Magenta davvero “green”

Baratto amministrativo: promozione di azioni di cittadinanza attiva per la manutenzione di spazi e/o verde pubblico in cambio di una riduzione delle tasse comunali

Tecnologia antidegrado: uso di telecamere e fototrappole per evitare l’abbandono di rifiuti e sanzionare gli eventuali trasgressori e prevedere apposito canale, più semplice ed immediato, per segnalare la presenza di rifiuti o situazioni che possano creare problemi di carattere igienico-sanitario, oltre che ambientali

Forestami: convinta adesione al progetto Forestami di Città Metropolitana per la tutela, la valorizzazione e la crescita del patrimonio arboreo al fine di migliorare la vivibilità cittadina e contrastare gli effetti dell’emergenza climatica e dell’inquinamento

Magenta non inquina: attivazione di progetti specifici in collaborazione con comitati, associazioni e imprese per migliorare la qualità dell’aria e contrastare le differenti forme di inquinamento (smog, acustico, elettrosmog, acque, ecc.), con azioni di monitoraggio su aree specifiche della città (es. area Vetropack e altri spazi industriali).

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Progetto speciale: Rigenera Magenta

Dalla rigenerazione dell’Ex Deposito ATM di Via Milano un nuovo Polo Scolastico per il Quasimodo, con scuole d’infanzia e servizi alla persona e alle associazioni all’interno degli spazi di Via Cristoforo Colombo e Piazza Formenti.

Il futuro di Magenta passa inevitabilmente dal recupero delle aree e delle strutture dismesse oggi presenti in città. Tra queste, come uno scheletro di cemento nel centro di Magenta, spicca l’ex Deposito ATM di Via Milano.

Restituire questo spazio alla comunità rappresenta un obiettivo prioritario per rigenerare davvero la città, offrire servizi adeguati alle esigenze di Magenta e del territorio e creare nuove opportunità di lavoro, crescita e sviluppo. Date queste premesse, insieme all’ascolto costante e costruttivo svolto nei confronti di cittadinanza e istituzioni, abbiamo sviluppato un progetto teso non solo a recuperare l’area dell’Ex Deposito ATM, ma a generare anche ulteriori servizi a beneficio della collettività.

Intendiamo per questo perseguire l’obiettivo di realizzare il Nuovo Polo Scolastico del Liceo Quasimodo all’interno dell’area dell’Ex Deposito ATM. Un intervento dal grande valore in termini di rigenerazione urbana che vuole mettere al centro un bisogno educativo e formativo sempre più pressante per il presente e il futuro di Magenta e di tutto il territorio. Una rigenerazione che vuole rispondere ai seguenti indirizzi:

  • la necessità di creare un unico Polo Scolastico che accorpi i differenti distaccamenti del Liceo Quasimodo e sia adeguato alle attuali esigenze didattiche;
  • evitare, come attualmente previsto dal progetto 2009 (il quale necessiterebbe inevitabilmente di un importante adeguamento alle normative odierne e alle novità in campo di informatizzazione e digitalizzazione), il consumo di suolo di un’area verde adiacente al Liceo Bramante e rigenerare dunque un’area di dimensioni simili come quella dell’Ex Deposito ATM, rispondendo agli attuali indirizzi strategici di pianificazione urbana e rigenerazione indicati anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;
  • il valore aggiunto di mantenere il Liceo Quasimodo in una posizione centrale già integrata con il tessuto cittadino e commerciale, dove sono presenti i principali servizi e collegamenti gomma-ferro con il territorio circostante, permette al sistema imprenditoriale che “vive” anche dei servizi offerti al mondo scolastico di mantenersi vitale e di espandersi ulteriormente

Inevitabilmente, la creazione di un Nuovo Polo Scolastico del Liceo Quasimodo porterà alla dismissione in un secondo momento di quelle che sono le attuali sedi dell’istituto, cioè l’edificio principale adiacente al Comune e le strutture del distaccamento di Via Cristoforo Colombo.

Ne deriva la necessità di avanzare una progettualità che coinvolga questi due spazi, puntando sia a valorizzare l’esistente, sia a rispondere ai bisogni di tutta la comunità.

Per questo, riguardo l’attuale distaccamento di Via Cristoforo Colombo, si ritiene opportuno prevedere il recupero dell’area attraverso l’insediamento di una nuova scuola dell’infanzia, superando dunque le strutture oggi presenti, al fine di:

  • affrontare l’esigenza presente in città di posti per asili nido e materne, come evidenziato dalla presenza di molte richieste pervenute dalle famiglie magentine e ancora in lista d’attesa;
  • offrire una nuova soluzione educativa pubblica, sicura e di qualità per il presente e il futuro di Magenta:
  • spostare nel nuovo insediamento l’attuale scuola d’infanzia presente nel plesso Papa Giovanni Paolo II ed aumentare di conseguenza gli spazi a disposizione della Scuola Primaria E. De Amicis.

Infine, per il recupero della storica sede del Liceo Quasimodo adiacente al palazzo Comunale, si guarda alla valorizzazione dell’intera struttura come centro multiservizi a disposizione della comunità e di diversi bisogni specifici (giovani, anziani, persone con disabilità), oltre alla valorizzazione pedonale e davvero vivibile degli spazi comuni come il cortile interno e i suoi collegamenti verso Piazza Formenti-Piazza Liberazione e Via Volta. Una progettualità che prevede la rigenerazione degli edifici e la restituzione alla cittadinanza degli spazi attraverso la creazione di:

case per le associazioni
spazi di co-working
spazi ad uso temporaneo – riunioni
spazi per eventi, conferenze e manifestazioni
aule di studio e ricerca
spazi culturali e ricreativi
spazi per giovani e anziani
sportelli comunali per l’implementazione dei servizi spazi per il “Dopo di Noi”
spazi ambulatoriali per servizi socio-sanitari di prossimità sportelli comunali per l’implementazione dei servizi

Questa ampia progettualità, che prevede il recupero di tre grandi aree centrali a servizio del bene comune, non solo affronta diversi bisogni del presente e del futuro di Magenta, ma risponde anche agli indirizzi strategici della pianificazione e rigenerazione urbana indicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il PNRR e i finanziamenti europei (tra le principali fonti di risorse a disposizione degli enti locali in termini di grandi investimenti), infatti, puntano a valorizzare maggiormente quei progetti che uniscono valore sociale e ambientale, motore a loro volta di attrattività, crescita, lavoro e sviluppo.

Per una Magenta Protagonista crediamo sia importante operare per le “piccole cose” di tutti i giorni e mettere però ora, con questi progetti, in campo una visione di lungo periodo a beneficio delle future generazioni. Con questo spirito, ora più che mai, l’obiettivo deve essere quello di rigenerare la città.

 

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